Il Liceo Musicale T. Stigliani di Matera in concerto con " Lascia ch'io ami"
Interminabili applausi finali nell'auditorium Gervasio hanno decretato il successo del concerto “Lascia ch'io ami” eseguito dalla nascente orchestra delle classi del Liceo Musicale “Stigliani” di Matera e diretta dal M° Rocco Lacanfora.
Filo conduttore dell'iniziativa che rientra nelle attività del piano triennale del Ministero è stato l'amore.
Il più nobile dei sentimenti raccontato in tutti suoi aspetti: dal desiderio, ai sotterfugi, agli intrighi, al tradimento, alla seduzione.
“Mettiamoci all'Opera” infatti è il vero messaggio di un esperimento multidisciplinare che ha visto protagonisti gli alunni del liceo musicale che si sono approcciati alla recitazione di poesie e all'interpretazione di arie d'opera del '600, '700 e '800 con le musiche di Monteverdi, Handel, Mozart, Bellini. Bizet e Rossini.
Un programma ricco partito con il “Prologo” tratto dall'Orfeo di Monteverdi che ha introdotto “Lascia ch'io pianga” di Handel che richiama al titolo del concerto interpretato dalla giovanissima Morena Farina.
Non poteva mancare un assaggio di Mozart con “Voi che sapete” dalle “Nozze di Figaro” eseguito da Camilla Buompastore.
Dal “Don Giovanni”, Marta Epifania e Francesco Armeno hanno cantato il famoso “Là ci darem la mano”.
Dalla Sonnabula di Bellini sono riecheggiate le note di “Ah non credea mirarti” .
Applauditissima l'esecuzione e l'interpretazione dell'aria “La calunnia” tratta dal Barbiere di Siviglia di Rossini.
Magia e fascino ha invaso l'auditorium con “Casta Diva” il cantabile della cavatina della protagonista della Norma di Vincenzo Bellini.
Il concerto non poteva che chiudersi con “Habanera” tratto dalla “Carmen” di Bizet e interpretato da Antonella Scaringello.
Soddisfazione è stata espressa dalla dirigente scolastica Rosanna Papapietro che ha ringraziato per il grande impegno i docenti e i ragazzi veri protagonisti di un esperimento che ha convinto il pubblico e soprattutto lo ha avvicinato alla tradizione dell'opera lirica e della poesia in una serata all'insegna della vera cultura.
Maria Andriulli