L’affaire Moro: “Opera letteraria” e “Opera di verità”
Quante volte è capitato di cercare una spiegazione sul perché si legge un libro?
Le risposte possono essere tante.
Spesso si legge per piacere o per dare risposte ad alcune domande, che suscitano il nostro desiderio di comprendere periodi o circostanze della vita e della storia.
A tale proposito voglio proporvi il puntuale racconto fatto da Leonardo Sciascia in L’affaire Moro, sui cinquantacinque giorni di detenzione di Aldo Moro, rapito il 16 marzo 1978 dalle Brigate Rosse.
Moro è stato uno dei protagonisti della politica italiana in un contesto di accese lotte per la libertà, con ripercussioni in ogni campo della vita sociale ed economica del nostro Paese; tutto ciò si può evincere attraverso la lettura del libro e della corrispondenza riportata integralmente nell’opera, che, dalla sua prigionia in Via Montalcini a Roma, lo stesso Presidente teneva con i suoi famigliari e amici di Partito.
Il libro di Sciascia è fin dall’inizio molto scorrevole e, man mano che le lettere si susseguono, affiora il terrore di Moro per un futuro incerto.
Infatti la paura diventa compagna dei singoli attimi, che segnano le sue giornate da prigioniero; tutto ciò viene illustrato dall’autore mediante attente osservazioni di carattere umano e politico, facendo trasparire la difficoltà di lettura e di interpretazione di un avvenimento, che ha segnato una parte significativa dei recenti sviluppi politici italiani. Ma, in tutto questo, c’è anche da inserire l’atteggiamento e le critiche della famiglia Moro, rivolte al modo di condurre le trattative e che si possono riassumere nelle parole del comunicato stampa diffuso il 9 maggio 1978, giorno del ritrovamento del cadavere dello Statista nel bagagliaio della Renault 5 rossa in Via Caetani:
“La famiglia desidera che sia pienamente rispettata dalle Autorità di Stato e di partito la precisa volontà di Aldo Moro. Ciò vuol dire: nessuna manifestazione pubblica o cerimonia o discorso; nessun lutto nazionale o funerale di Stato o medaglia alla memoria. La famiglia si chiude nel silenzio e chiede silenzio. Sulla vita e sulla morte di Aldo Moro giudicherà la storia”.
Aldo Moro era nato a Maglie (Le), il 23 settembre 1916.
Il libro di Sciascia, 208 pagine, € 8,00, è stampato da Sellerio Editore Palermo (collana La Rosa dei venti).
Fonte - Gianluca Rosano