Metapontino, UGL su iniziative contro la violenza
“La scorsa estate a Scanzano, è stata ritrovata la polvere da sparo e tutto il necessario per confezionare un esplosivo, poi il susseguirsi di una escalation violenta delle ultime settimane a partire da un magazzino ortofrutticolo distrutto dalle fiamme al confine fra Policoro e Tursi (Troyli), un cittadino di Policoro ferito da un colpo d'arma da fuoco, per finire all'auto fatta saltare a Cosimo Pozzessere, agente Digos in servizio al commissariato di Polizia di Scanzano. Tutto quanto basta per dare la misura di quello che sta accadendo nel Metapontino”.
E’ il commento di Luigi D’Amico e Giuseppe Giordano, esponenti dell’UGL i quali, nella sala incontro della Chiesa Madre a Policoro hanno preso parte al dibattito, unitariamente a partiti politici e rappresentanti di associazioni.
Per i sindacalisti, “maggior controllo, più attenzione da parte della Procura, più uomini delle forze dell’ordine con incremento di mezzi in loro dotazione per investigare in tempo reale, azioni politiche vere su temi come la criminalità organizzata, argomenti troppo spesso ai margini delle agende politiche. Quanto al ruolo dei cittadini ci si può solo limitare nel chiedere di collaborare il più possibile anche facendo sentire la propria voce, ma gli organi di protezione e vigilanza devono essere messi nelle condizioni di lavorare a 360°. L’UGL – continuano gli esponenti D’Amico e Giordano - proprio per dimostrare che il Metapontino deve essere libero da infiltrazioni di qualsiasi genere, ha garantito massima partecipazione per la grande manifestazione che si sta’ organizzando. Atti da condannare senza se e senza ma. Tutti i soggetti istituzionali e politici, la chiesa e le forze sociali, devono confluire nello stesso progetto che è la legalità. La mancanza di lavoro nel Metapontino – concludono i sindacalisti - certo non aiuta ma non sia intesa assolutamente come una giustificazione. L'appello dell'UGL è quello di stare uniti, la politica non stia lontana dal territorio. Quando la criminalità diventa presente in maniera significativa in un territorio è necessario l'impegno di tutti. Le istituzioni, la parte buona di esse, da sole non bastano. I cittadini collaborino e pretendano regole trasparenti fidandosi in primis degli uomini delle forze dell’ordine che con immensi sacrifici, ancora riescono a tenere bassi tali avvenimenti violenti ed a volte, come il caso dell’agente di P.S., Cosimo Pozzessere, mettono a rischio la loro vita e l’incolumità dei propri famigliari a difesa del territorio. A loro, l’UGL rivolge un pregiato ringraziamento”.
Ufficio stampa UGL Basilicata