Metaponto: altri sei metri di spiaggia risucchiati dal mare
Metaponto. La mareggiata di sabato e domenica scorsa ha demolito e risucchiato negli abissi marini altri sei metri di spiaggia, costringendo il Lido Tortuga ad arretrare in fretta e furia le strutture mobili per salvarle dall’abbraccio mortale con un mare forza 7.
Più avanti in direzione Ginosa marina ha attaccato la duna scalzando alcuni grossi alberi che ondeggiano sul bagnasciuga ed è penetrato in altre zone ove ha proseguito nella sua azione violenta e selvaggia, cancellando definitivamente suggestivi angoli di paesaggio marino.
Tutto ciò mentre si attende la realizzazione delle barriere soffolte il cui progetto definitivo è stato già appaltato ad un’associazione temporanea di imprese, con a capo l’impresa Valori di Roma, per una spesa complessiva di 3 milioni di euro a carico della Regione Basilicata.
L’opera interesserà la parte centrale del lido di Metaponto per una lunghezza di circa 1.600 metri e prevede la realizzazione di barriere in pietra naturale rivestite da elementi in cemento del tipo ecopod a 150 metri dalla riva, che rimarranno invisibili in quanto poste a 35 centimetri sotto il pelo d’acqua. Saranno costruite sette barriere della lunghezza di 140 metri e larghe 9, intervallate da 75 metri di mare aperto per consentire un continuo ricambio dell’acqua marina nel rispetto della flora e della fauna sottomarina. Si prevede in tal modo di attenuare le forza d’urto delle mareggiate e di recuperare la sabbia che le correnti marine parallele alla spiaggia trascinano con sé fra il bagnasciuga e le barriere soffolte, insieme a quella che le onde provenienti dal mare aperto depositeranno fra la stessa barriera e la spiaggia.
“Naturalmente – dice l’ing. Saverio Acito, commissario straordinario per la realizzazione dell’opera – ogni anno bisognerà effettuare una costante manutenzione finalizzata al recupero della sabbia rimasta imprigionata fra le barriere e la spiaggia, che sarà destinata ad una continua e costante azione di ripascimento dell’arenile e che in pochi anni dovrebbe dare significativi risultati come è accaduto in altre spiagge del Tirreno e dell’Adriatico”.
“Naturalmente – aggiunge Acito con una punta di simpatica ironia – sempre che nei prossimi giorni la Regione Basilicata accrediti a questo ufficio i tre milioni di euro previsti, di cui 300.000 già spesi in opere di preparazione dell’intervento, che sarà realizzato in 9 mesi, a partire dai mesi di febbraio – marzo, sperando nella benevolenza delle condizioni meteo-marine”.
Pino Gallo