Bomba al Blumen Bad di Metaponto

Metaponto. Nascosto fra i botti di capodanno, i soliti ignoti hanno fatto esplodere un grosso petardo, o forse una bomba, sul lato posteriore del bar del lido Blumen Bad, che ha provocato uno squarcio profondo nella parete di cartongesso, mandando in frantumi il materiale di servizio custodito all’interno della struttura.La scoperta è avvenuta nella tarda mattinata di ieri da parte di alcuni cittadini che subito hanno allertato i Carabinieri di Metaponto, prontamente intervenuti sul posto e lo stesso proprietario che era fuori sede per trascorrere il capodanno presso alcuni parenti.Pare che nessuno dei pochi cittadini residenti al lido possa fornire notizie più precise, sia per la coincidenza con i botti di fine anno, sia per la mattinata di pioggia che ha scoraggiato eventuali passeggiate sul lungomare Nettuno. Il Blumen Bad si trova, fra l’altro, in posizione centrale, proprio a ridosso della rotonda su cui è posizionata la statua di Alessidamo, che attrae cittadini e turisti per le foto ricordo.

I proprietari dello stabilimento si dicono sconcertati per quanto accaduto, soprattutto perché non hanno ricevuto né minacce, né richieste estorsive. Anzi ritengono di avere ben operato sul territorio e di essere riusciti a dare risposte positive anche sul piano occupazionale e d’immagine. Lo scorso anno lo stabilimento era stato sottoposto ad una riqualificazione funzionale e moderna, riscontrando apprezzamenti positivi da parte di una utenza molto qualificata ed esigente. Due anni fa un altro triste episodio aveva contrassegnato la serenità della famiglia Gnoni, proprietaria dello stabilimento. Il feretro della mamma di Vincenzo Gnoni era stato profanato nel cimitero di Bernalda, insieme ad altre bare, forse alla ricerca di oggetti di oro che una volta si usava far indossare ai defunti nel loro viaggio ultraterreno.

Meravigliato anche il presidente degli operatori turistici, Andrea Esposito, che non sa spiegarsi le ragioni del gesto vandalico. Anche lui afferma di non aver mai ricevuto richieste estorsive, né di essere a conoscenza che altri suoi collegati ne abbiano ricevute. Ma una settimana fa il telone di copertura del Lido Galapagos è stato tagliato ed il titolare, Vincenzo Grippo, ex consigliere comunale berlusconiano, si è visto tagliare alcune gomme della sua automobile di servizio. Altri parlano “di una lezione per invidia commerciale”.

Pino Gallo

Metaponto - lo squarcio copia

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