Land of the Lucani: Tutela e valorizzazione delle risorse agro-alimentari
Marconia. Drammatica testimonianza di una studentessa dell’Istituto Tecnologico di Marconia durante i lavori di un convegno per la tutela e la valorizzazione delle risorse agro-alimentari.
Il suo intervento ha commosso e raggelato gli studenti ed i numerosi studiosi, docenti universitari e amministratori regionali intervenuti ai lavori, quando Lucianna Grieco, prossima agli esami di Stato, ha esordito con la sua denuncia ambientale e si è chiesto “come possiamo noi giovani riprenderci il nostro territorio, la nostra amata Basilicata un tempo famosa per la sua terra incontaminata e ricca di prodotti agricoli di primissima qualità, vanto per noi e invidia di tutti, dal momento che siamo in piena emergenza ambientale?”.
“Io, purtroppo, vivo in prima persona insieme alla mia famiglia questa emergenza. A casa arrivano notifiche comunali e regionali che ci intimano di non attingere acqua dal Basento per irrigare i campi e di non far abbeverare gli animali perche le analisi delle acque risultano fortemente inquinate. L’azienda agricola – ha sottolineato la studentessa - che da molte generazioni è della mia famiglia si ritrova a fare i conti con il mostro dell’inquinamento, perché io vivo in Val Basento da quando sono nata ed ero felice di viverci fino a poco tempo fa perché ancora non sapevo a cosa dovevo assistere”.
“L’azienda zootecnica di mio padre è ormai bloccata dalle autorità sanitarie perché non si può più allevare il bestiame, non si può più coltivare e ancora più grave non si possono nemmeno trasformare i prodotti caseari. Noi producevamo il “Canestrato di Moliterno” pecorino IGP, che era il nostro vanto e la nostra fonte di reddito. Ora non possiamo più produrlo perché ricadiamo in una zona fortemente inquinata che è la Val Basento. I terreni agricoli hanno bisogno di anni per bonificarsi. Chi ci indennizzerà per questo? Tecnoparco? La Regione Basilicata? Fino a quando decideranno di chi è la colpa e chi aprirà il portafoglio, noi, famiglia di imprenditori agricoli, dobbiamo inventarci un nuovo lavoro che in questo periodo di crisi è davvero difficile trovare. Noi davamo lavoro a molti, mentre ora ci ritroviamo noi a chiederlo agli altri. Questo paradosso ci deve far pensare che se non interveniamo in massa a protestare non avremo futuro”.
Poi, rivolta agli studenti ed al numeroso pubblico intervenuto, ha detto basta alle belle parole perché è tempo di fatti, lanciando un appello a riportare il territorio agli antichi splendori, quando la Basilicata “significava territori incontaminati per produzioni agricole e zootecniche di qualità”.
Diverse certificazioni di ARPAB e dell’ASM hanno, infatti, chiesto ai sindaci di Pisticci e Ferrandina l’emissione di Ordinanza di divieto di attingimento delle acque per uso umano e zootecnico a causa dell’inquinamento delle falde acquifere. Una situazione che desta allarme fra la popolazione residente e va ulteriormente a compromettere la difesa dei livelli occupazionali.
L’assessore regionale all’Ambiente Aldo Berlinguer, nel suo intervento conclusivo ha detto che “finalmente dopo tanti anni di indagini e di incontri, nei primi mesi del 2015 saranno avviati i lavori di bonifica della Val Basento, dichiarata Sito d’interesse nazionale, utilizzando i 42 milioni di euro stanziati dal Cipe”.
Il convegno è stato coordinato dal prof. Francesco Malvasi, ordinario di scienze agrarie e zootecniche presso l’Istituto Agro-alimentare di Marconia.
Pino Gallo