Mobilitazione del mondo agricolo contro l'IMU sui terreni

FOTO HOME Gianni FabbrisMetaponto. Alla notizia che la Camera dei Deputati ha convertito in legge il decreto del Governo sull’IMU agricola Altragricoltura risponde con una mobilitazione che si terrà a Matera il 24 marzo con cento trattori e striscioni, in rappresentanza di tutti gli agricoltori di ogni sigla professionale e sindacale.

Hanno inoltre assicurato la loro partecipazione molti sindaci e lo stesso presidente della provincia di Matera, Francesco De Giacomo, presenti all’assemblea di ieri sera al presidio sulla Basentana, all’incrocio con la SS 106 jonica.

La manifestazione partirà dallo svincolo di Matera centro sulla SS 7, nei pressi della caserma dei Vigili del Fuoco, verso le 9:30 con arrivo alle 10 in Piazza Matteotti, ove ci saranno gli interventi di agricoltori, istituzioni, associazioni, sindaci e delegazioni extra – regionali.

Al centro del dibattito la richiesta al Governo nazionale di abrogare l’Imu agricola e dire no all’aumento dei canoni irrigui con l’adozione di misure straordinarie per il settore agricolo e la messa in campo di tutte le opportunità della Politica agricola comunitaria. Nel dibattito portato avanti da Altragricoltura è emersa la preoccupazione di salvare le aziende agricole ed il territorio rurale da un progressivo, lento e inesorabile abbandono per mancanza di un sufficiente reddito economico, in grado di assicurare alle famiglie degli agricoltori una vita decorosa.

“Una dinamica sociale pericolosa – ha sostenuto Gianni Fabbris, leader di Terre joniche – in termini di presidio del territorio che potrebbe ingenerare un vero e proprio disastro sociale e democratico fino a compromettere la tenuta civile delle comunità e la perdita di posti di lavoro in altri comparti produttivi”.

Altrettanto preoccupati e allarmati si sono detti i sindaci intervenuti all’assemblea di Terre joniche.

Il sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno, si è detto favorevole a contrastare una tassa ingiusta, indicibile e odiosa, sottolineato anche davanti alla commissione agricoltura del Senato della Repubblica e che ha dato origine alla manifestazione del 7 marzo. Il primo cittadino di Irsina, Angelo Raffaele Favale, ha dichiarato che per effetto della legge sull’Imu agricola il suo Comune perderà rimesse del Governo nazionale per ben 759.000 euro, che in qualche modo dovranno essere recuperate con assurde imposizioni fiscali a carico degli agricoltori in un Comune che conta 5.000 abitanti su un territorio di 27.000 ettari, proponendo di imporre una tassa minima alle ricchissime multinazionali che estraggono petrolio dalla Basilicata. Il sindaco di Grottole, nonché presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo, ha invocato un forte spirito di unità fra le tante sigle sindacali nella protesta anti-Imu agricola, dicendoci fortemente preoccupato per i suoi 2.300 cittadini, che si sono visti sottrarre ben 250.000 euro, perché se tutti andranno a pagare la nuova imposizione fiscale al massimo si potrà arrivare alla somma di 70/80 mila euro. In pratica sarà molto difficile chiudere il bilancio comunale, che dovrà tagliare in maniera considerevole molti dei servizi ai cittadini, già ridotti al lumicino.

Tutti i rappresentanti degli Enti locali hanno paventato la possibilità che l’Imu agricola produrrà dissesti finanziari, che renderà obbligatoria l’adozione di tariffe comunali al massimo livello e conseguente spopolamento delle piccole comunità.

Così come gli agricoltori intervenuti hanno denunciato l’assenza dei maggiori sindacati nazionali del mondo agricolo “che si sono venduti a livello alto, prendendo in giro i loro associati, ai quali dovranno renderne conto”.

“Il Parlamento – ha detto ancora Fabbrisi – ha trasformato in legge un decreto del Governo che è uno schiaffo agli agricoltori, alle comunità rurali e ai sindaci. Nonostante in tanti abbiamo spiegato a Renzi che il decreto è inapplicabilee che finirà per colpire grandemente un settore vitale ed aree decisive del nostro Pese. Il Governo e il Parlamento, invece di dare risposte alla crisi che colpisce le aziende agricole, pensa di poterle definitivamente mettere in ginocchio”.

Oggi una dlegazione di agricoltori che parteciperanno alla manifestazione sarà presente a Matera con i trattori. Uno di essi, fra le 9 e le 11, circolerà per le strade cittadine effettuando uno speaKeraggio ed invitando tutti i cittadini alla protesta. Da un secondo trattore, nei pressi del monumento ai Caduti (o, in caso di pioggia, sotto il porticato antistante la mediateca) sarà distribuito materiale informativo a rappresentanti di cittadini, giovani, associazioni.

Pino Gallo

 

 

Questa la dichiarazione rilasciata dopo l’incontro da Fabbris: “Il parlamento ha trasformato in legge un decreto del governo che è uno schiaffo agli agricoltori, alle comunità rurali ed ai sindaci.
Nonostante in tanti abbiano spiegato a Renzi che il decreto è inapplicabile e che finirà per colpire grandemente un settore vitale ed aree decisive del nostro paese, il Governo e il Parlamento, invece di dare risposte alla crisi che colpisce le aziende agricole del paese pensa di poterle definitivamente mettere in ginocchio.”

Dunque dal Presidio contro la crisi agricola e di territorio, in atto a Metaponto, parte con forza l’appello a scendere in strada ed a costituire una risposta forte e unitaria contro l’IMU agricola e la crisi.
Ora è il momento della risposta di chi lavora la terra, di tutti i cittadini e delle istituzioni di territorio condannate a pagare prezzi insopportabili da una scelta politica miope e gravissima.
Martedi 24 marzo iniziamo con una prima risposta …. stiamo contando i trattori per invadere Matera, la capitale della cultura Contadina e da li lanciare la costituzione del Comitato Unitario Nazionale contro l’IMU agricola e per la difesa delle nostre comunità.
Stasera 19 marzo 2015 alle 18 assemblea organizzativa ed incontro al campo base del presidio di Metaponto (SS Basentana, nei pressi del cavalcavia della Jonica) con la presenza di un’importante delegazione di sindaci, invitati all’impegno comune e a stringersi insieme agli agricoltori, con una lettera-appello inviata nei giorni scorsi.
La delegazione rappresenterà i tanti amministratori locali che in queste ore stanno assicurando la loro partecipazione alla manifestazione.
Domani (20 marzo 2015) a Matera alle ore 12 presso il Belvedere Guerricchio, conferenza stampa di presentazione del percorso e delle modalità attraverso le quali si svolgerà la manifestazione alla quale aderiranno molte aziende agricole di diversi paesi, di Puglia e Basilicata, che saranno presenti con i loro trattori.
Domani in conferenza stampa a Matera sarà anche divulgato il documento inviato al Parlamento e Governo e l’invito ai cittadini, alle associazioni, ai disoccupati e precari, ai sindacati ed alle istituzioni per essere tutti insieme a Matera il 24 marzo.

Gianni Fabbris parla agli agricoltori copia SITO

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