Convegno dei NO Triv di Basilicata a Pisticci
Convegno dei NO Triv di Basilicata all’insegna del quesito amletico: trivelle o sviluppo sostenibile? Al dibattito coordinato da Giovanni Grieco, hanno partecipato il sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, l’ex Sottosegretario all’Ambiente del primo Governo Prodi, Laura Marchetti e l’ex assessore regionale all’agricoltura Michele Ottati.
Di Trani si è detto deluso dal fatto che nella manifestazione che si è tenuta sabato scorso a Policoro per dire no alle trivelle nel mar Jonio c’erano soltanto i sindaci di Pisticci e di Montalbano. Ha parlato delle acque radioattive che provengono da Viggiano e trattate a Pisticci scalo, che estratte da una profondità di 10 chilometri, ove la loro radioattività è schermata dalla natura stessa, ma portate in superficie diventano pericolose per la salute pubblica. Non a caso – ha aggiunto – Pisticci risulta il Comune con la più alta incidenza tumorale della Basilicata. Ha poi denunciato la lentezza con cui procede l’apertura dell’aeroporto di Pisticci, che “grazie ad un nostro intervento presso il Governo nazionale è riuscito ad avere la certezza della sua apertura appena saranno poste in essere le condizioni di agibilità, perché il Governo ha riconosciuto alla Basilicata e alla Valle di Aosta la possibilità di dotarsi di un aeroporto, in quante uniche regioni in Italia ad esserne sprovviste”.
Di Trani ha inoltre sostenuto l’urgenza di avviare a regime la raccolta differenziata dei rifiuti, che genera posti di lavoro e può arrivare al recupero del 90% dei materiali con buona pace delle discariche.
L’ex assessore regionale all’agricoltura, Michele Ottati, ha posto in evidenza che l’Unione Europea, nonostante i milioni di Euro investiti in Basilicata, la ritiene ancora una regione sottosviluppata e non in fase di sviluppo. Arretratezza, a suo dire, dovuta ad un “sottosviluppo del Pd lucano” e degli apparati burocratici della Regione Basilicata, che non sono formati sulle politiche europee. Mentre gli imprenditori agricoli sono vessati dai forti ritardi con cui vengono rilasciate autorizzazioni e permessi, vanificando la loro volontà di investire nelle innovazioni e creare posti di lavoro. Per converso si coprono con 22 milioni di euro le passività accumulate da Acquedotto lucano, con 12 milioni quelle dei Consorzi di Bonifica e con 4 milioni il deficit della Coldiretti. A queste elargizioni vanno aggiunti i 60 milioni all’anno spesi per la forestazione, che “alimenta altre fette di clientelismo”.
Un atto di accusa forte e chiaro verso “i nostri politici che non vanno oltre la loro contrada, mentre l’agricoltura lucana ha bisogno di organizzazioni produttive e filiere di servizio”.
Per l’ex sottosegretario Laura Marchetti la Basilicata si trova ad un bivio: quello della distruzione e del male sviluppo o quello della valorizzazione dei suoi gioielli naturali: l’acqua pulita, la terra fertile e l’aria pura, che vanno traguardati con un occhio al futuro e un occhio al presente, perché è una regione che rappresenta l’archivio delle tradizioni e della cultura antica e genuina dell’umanità. Ragione per la quale Matera è divenuta capitale europea della Cultura. Un accenno anche alla necessità, sulla scia di Enrico Mattei, alla gestione diretta del petrolio da parte dello Stato, nella salvaguardia dell’ecosistema.
Infine, l’ex tenente della Polizia provinciale di Potenza, Giuseppe Di Bello ha chiesto al Presidente M. Pittella di fermare la costruzione dei dieci opifici “camuffati in cementifici, impianti a biomasse e mini inceneritori, ove saranno trattati i rifiuti importati da altre regioni o nazioni, che farebbero della Basilicata un’immensa discarica pubblica”.
Pino Gallo