Grave incidente ciclistico nel bosco di Accettura
Un grave incidente ciclistico verificatosi nel bosco di Accettura ha messo in pericolo la vita di un appassionato di mountain bike mentre percorreva in discesa un ripido sentiero nel bosco di Accettura, ad oltre mille metri d’altezza.Ne è rimasto vittima Antonio Gallo, per oltre dieci anni medico chirurgo nell’ospedale di Stigliano, ora in forza a quello di Policoro. Erano le tre di pomeriggio quando egli inviava agli amici una foto attraverso wahtsApp in cui compariva in un bosco avvolto da una fitta nebbia con scarsa visibilità. A distanza di oltre un’ora e mezza, verso le 16 e 30 telefonava alla moglie a Metaponto, dicendole di essere caduto dalla bicicletta, di trovarsi in località Pietra del Corvo, chiedendole di attivare subito i soccorsi. Così venivano immediatamente messi in allarme i Carabinieri di Stigliano e di Accettura, il 118, gli amici ciclisti con cui il medico era solito accompagnarsi nelle escursioni in bicicletta fra i tanti sentieri del Parco di Gallipoli Cognato alla ricerca dei panorami più belli; fra questi il maresciallo dei carabinieri di Tricarico Salvatore Perrone.
Veniva subito localizzata la cella telefonica ma risultava un reticolo molto ampio e per di più in una zona boschiva molto fitta e piena di nebbia. Le ricerche andavano avanti per oltre due ore e mezza senza riuscire a localizzare l’infortunato, che a sua volta diceva alla moglie attraverso il suo cellulare di sentire di tanto in tanto le sirene dei carabinieri. Intanto il cielo si faceva buio e la temperatura si approssimava allo zero con il pericolo che i cinghiali potessero venire attratti dall’odore delle ferite e rappresentare un potenziale e serio pericolo per l’infortunato, che giaceva a terra e impossibilitato a muoversi a causa delle gravi ferite riportate.
Quando, però, tutto sembrava precipitare verso il peggio un’intuizione semplice come l’acqua calda, ma provvidenziale e decisiva veniva in mente al carabiniere Luciano Caragnano, il quale si metteva in contatto telefonico con l’infortunato ancora vigile e collaborativo e lo invitava a segnalargli la sua posizione attraverso la geo-localizzazione di whatsApp, che forniva immediatamente i dati per il suo recupero con l’approssimazione di un paio di metri. Così, nel giro di pochi minuti veniva raggiunto dagli stessi carabinieri, dai volontari e dai sanitari del 118, che provvedevano a trasferirlo presso l’ospedale di Matera, ove veniva ricoverato con prognosi di 72 ore per lesioni ad alcuni organi interni e per alcune fratture ossee.
Ora lo sfortunato ciclista è fuori pericolo, non ricorda nulla dell’incidente, ma può dirsi graziato da qualche santo in paradiso che lo ha assistito, tenendolo sveglio e con il telefono in perfetta efficienza che ne ha consentito il salvataggio.
Egli ricorda soltanto di aver chiesto ad un pastore di portargli dell’acqua e di averlo poi visto scomparire nella fitta boscaglia, anche se gli amici propendono per una sua visione onirica.
Pino Gallo