Resoconto primi due anni e mezzo di amministrazione Tataranno al comune i Bernalda
L’amministrazione comunale di Bernalda, giunta al primo giro di boa, a due anni e mezzo dal suo insediamento, ha fatto il punto sulle cose fatte.Il sindaco Domenico Tataranno ha tracciato il percorso iniziando dalla macchina amministrativa del Comune, dicendo di aver ridotto il numero dei capi servizi, portandoli da 3 a 6 con un risparmio per le casse cittadine. Ed ha aggiunto di aver nominato il comandante della Polizia municipale, che essendo un avvocato, contribuirà a dirimere controversie di medie dimensioni con risparmi di parcelle legali e di aver abbassato mediamente di 50 centesimi le tariffe della mensa scolastica, introducendo sgravi per eventuali fratelli e sorelle dei bambini.
Tataranno ha, inoltre, sottolineato che l’amministrazione comunale ha parzialmente corretto il meccanismo che calcolava le tariffe della Tari, che aveva raggiunto limiti abbastanza elevati per le pertinenze degli appartamenti, garage e cantinole, per i quali si arrivava a pagare anche una somma di 150 euro annui, mentre adesso con la terza rata ci sarà un risparmio medio di 100 euro, che se già pagati potranno essere restituiti a domanda del cittadino o posti in acconto per i successivi pagamenti. Il primo cittadino ha detto, inoltre, di non aver voluto contrarre altri mutui per la realizzazione di opere pubbliche e che il disavanzo strutturale ammonta a 2.586.000 euro, che saranno ripianati in 30 rate annue di circa 86.000 euro. Ha dato, inoltre, notizia di aver chiuso il canile non più a norma, che comportava una spesa annua di 60.000 euro e di aver emanato due bandi per la manutenzione del verde pubblico, dichiarandosi soddisfatto perché a Metaponto la raccolta differenziata dei rifiuti ha raggiunto il 72%. L’ultima comunicazione ha riguardato lo spostamento dei containers che ospitano cittadini extraeuropei sulla strada per la zona archeologica e che non saranno più utilizzati per tale scopo.
Alla fine del dibattito sono intervenuti alcuni cittadini che hanno posto all’attenzione degli amministratori la necessità di regolare la presenza dei tanti cittadini extra-comunitari presenti a Metaponto; altri di pensare ad investimenti a medio e lungo termine su Metaponto per contribuire a contrastarne la perdita di valore turistico ed il progressivo spopolamento, le cui scuole reggono ancora, perché frequentate quasi per il 50% da bambini e studenti stranieri. Sono stati chiesti anche il ripristino di alcune strutture pubbliche abbandonate, l’attivazione di servizi pubblici a compensazione del Distaccamento permanente dei Vigili del Fuoco spostato a Tinchi. La possibilità della riapertura di uno sportello bancario, l’utilizzazione del Castello di Torremare come contenitore culturale, originariamente destinato all’Università di Basilicata. Ed, ovviamente, l’implementazione dei piani di sviluppo turistico per la creazione di opportunità di crescita economica e culturale e la creazione di centinaia di posti di lavoro.
Pino Gallo