Lettera aperta per l'abbattimento di 36 pini marittimi a Metaponto

FOTO HOME PINI METAPONTOIn merito all’abbattimento dei 36 pini al lido di Metaponto, una nota di protesta indirizzata al sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno, all’ing. Giuseppe Gaudiano, responsabile del settore tecnico ed al dr. Giuseppe Barberino, responsabile del settore amministrativo del Comune di Bernalda, firmata da oltre un centinaio di cittadini, è stata letta nell’assemblea di Metaponto.
“I sottoscritti proprietari di abitazioni in Metaponto Lido, frequentatori di detta località, turisti, cittadini, visitatori e comunque tutte persone che ne apprezzano il contesto naturalistico e che sono affezionate al luogo malgrado lo stato di abbandono in cui versa, con la presente desiderano manifestare il proprio disappunto e sconcerto per la decisione adottata dall’amministrazione da Lei presieduta di “condannare a morte” n.36 pini marittimi e domestici decretata con delibera n.40 del 10.07.2017 ed attuata in data 20.07.2017.Con la presente i sottoscritti non intendono entrare nel merito degli aspetti tecnici e tanto meno in quelli inerenti la destinazione dell’area c.d. “Parco Nones” , ma a tutti pare evidente la contraddizione in cui è incorsa codesta amministrazione laddove prima fa rimuovere la recinzione metallica dell’area (determina settore tecnico n.582 dell’8.6.2017) e, successivamente, resa completamente accessibile l’area, ordina l’abbattimento dei pini per prevenire ed eliminare “gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”. Si fa sommessamente rilevare che solo una minima parte dei pini abbattuti era ubicata in zone limitrofe alla pubblica via.
Lo sdegno dei sottoscritti, a parte l’incongruenza delle decisioni adottate, che denotano quanto meno la pretestuosità delle motivazioni, riviene soprattutto dalla completa, assoluta, inaccettabile mancanza di sensibilità nei confronti del nostro patrimonio naturalistico per la cui conservazione esistono numerosi rimedi prima di decretare una sentenza capitale. Secondo le logiche di codesto Comune o meglio sue e dei suoi amministratori e collaboratori oggi non potremmo godere della bellezza delle pinete versiliane e per non andare troppo lontano nemmeno di quelle di Castellaneta e Riva dei Tessali. Pare incongruo dolersi per quanto si è verificato nella stessa pineta di Metaponto per opera del fuoco e dopo nemmeno sette giorni conseguire lo stesso risultato con consapevole e deliberata mano dell’uomo. I sottoscritti auspicano che i pini rimasti in Metaponto Lido siano preservati e tutelati e se necessario che vengano adottate tutte le tecniche attualmente disponibili per la loro conservazione”.

Pino Gallo

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