Pisticci, questione Cavone. Parla la sindaca Verri
Pisticci. «Sto ricevendo chiamate telefoniche per avere rassicurazioni in merito alla questione Cavone, sollevata dal programma televisivo Striscia la Notizia - dice la sindaca di Pisticci, Viviana Verri - perché alcuni turisti pensano di disdire la prenotazione delle vacanze presso le nostre strutture alberghiere».«La situazione è abbastanza grave!» annunciava l'inviato di Canale 5, negli ormai noti servizi televisivi del 6 e del 13 maggio scorso, facendo riferimento ad alcune analisi di sedimenti prelevati presumibilmente in data 4 maggio in un ansa connessa al Cavone.
In quello stesso giorno i Carabinieri forestali e l'Arpab Basilicata, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, effettueranno un secondo prelievo. Mentre risale al 10 maggio scorso l'ordinanza del sindaco che vieta l'utilizzo delle acque del fiume. Quattro giorni dopo il Comune commissionerà delle analisi autonome, ma dai prelievi presso la foce non si riscontreranno criticità.
L'assessore all'ambiente del Comune di Pisticci, Salvatore de Angelis, pone poi l'accento sulle modalità di campionamento del sedimento che, a suo dire, per quanto è possibile vedere dai servizi video, potrebbe non essere conformi alle norme. Ciò perché, secondo l'Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, con il termine sedimento si fa riferimento a del materiale usualmente sommerso. Per cui i materiali depositati in occasione di piene, ovvero da corsi d'acqua effimeri, non sono in tale contesto considerabili come sedimenti poiché soggetti ad alterazioni chimico-fisiche.
Intanto l'Arpab ha consegnato i risultati delle analisi, che rivelano una presenza oltre ai limiti di escherichia coli. Risulta essere elevata anche la concentrazione di naftalene, ma per tale parametro si fa riferimento al valore medio annuo. Pertanto si potrà esprimere un giudizio solo dopo un monitoraggio di dodici mesi.
Tra le specie chimiche più abbondanti troviamo il ferro, l'alluminio e il manganese. Si parla, inoltre, di "significativa concentrazione", ma comunque in linea con quanto riscontrato in varie analisi condotte sui sedimenti di altri corpi idrici regionali.
La domanda, allora, sorge spontanea: perché i valori, seppur elevati, non sono fonte di preoccupazione solo perché la situazione è comune ad altri fiumi lucani? Per la Regione ciò dovrebbe comportare, invece, un ragionevole approfondimento.
In data 8 maggio è stata perciò reiterata al Presidente della Regione, Vito Bardi, una richiestada parte del Comune di Pisticci avente come oggetto interventi urgenti sul fiume Cavone. Ciò al fine di ottenere un tavolo tecnico dei sindaci del bacino idrografico del Cavone, che affronti le varie problematiche da monte a valle del corso d’acqua.
"Chiediamo un piano di monitoraggio costante – aggiunge, infatti, la Verri –perché non vogliamo sottovalutare l'allarme lanciato, ma riportarlo nei giusti binari. Abbiamo contattato lo stesso laboratorio che ha effettuato le analisi per Striscia, al fine di replicare i prelievi, ma non si è reso disponibile, forse per evitare di esporsi ulteriormente".
Altri dubbi vengono sollevati sul committente delle analisi, la NOIO srl, una società di audiovisivi con sede a Bari. La partita dunque si giocherà sull'attendibilità delle fonti e sulla contestualizzazione della lettura delle analisi.
"Stiamo incaricando un altro laboratorio per effettuare nuove analisi a spese del Comune - conclude il primo cittadino di Pisticci. Il nostro interesse è che tutto si chiarisca al più presto".
28 maggio 2019
Simona Pellegrini