La Linea Gialla dei girasoli a Pisticci nel progetto di Matera2019
«La dignità dell'artista sta nel suo dovere di tener vivo il senso di meraviglia nel mondo», spiegava Chesterton, scrittore e giornalista britannico, vissuto a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento.
Oggi, tale compito, sembra essere assolto dall'arte contemporanea. L'idea che si va via via affermando è quella che l'arte possa giocare un ruolo importante nei processi di riqualificazione urbana.Di questo e di tanto altro si parlerà a Pisticci con l'artista Angelo Caruso. L'incontro si terrà sabato 24 agosto, alle ore 20:00, in piazza La Salsa negli spazi della Pro Loco. La serata, organizzata da City Art Milano, Pro Loco Pisticci e dall'associazione Sunrise in collaborazione con l'amministrazione comunale, si concluderà con l'esibizione sonora de "I musici di Pisticci".
Caruso, che vive a Milano dove si è affermato come artista, ha voluto valorizzare alcuni spazi periferici della sua città natale, attraverso il posizionamento di piante di girasoli, andando a costituire una lunga Linea Gialla, da cui il nome della manifestazione che rientra nel programma ufficiale di Matera2019.
"Color Heart: Linea Gialla" si colloca all'interno del più ampio progetto Padiglioni Invisibili della fondazione SoutHeritage per l'arte contemporanea. Roberto Martino, che ne è il direttore, prenderà parte alla manifestazione. Il fine è quello di promuovere la riflessione sulla responsabilità dell'estetica nel processo di rigenerazione dei luoghi.
L'operazione artistica ha coinvolto Milano, con il primo step del marzo scorso, attraverso la semina dei papaveri, "Color Heart: Linea Rossa", e di seguito anche Matera e Pisticci, utilizzando questa volta i girasoli. Angelo Caruso, attraverso queste azioni di arte sociale, riesce a collegare, seppur idealmente, realtà diversissime fra loro. Le sue linee di colore esprimono il carattere ambientale ed ecologico di tali opere.
La natura complessa delle città contemporanee, siano esse un grande agglomerato urbano o un piccolo centro, richiede dunque soluzioni nuove, cercate al di fuori dei tradizionali strumenti di pianificazione. Ciò che gli abitanti cercano è una maggiore vivibilità della realtà in cui si muovono. Si tratti del grigiore della caotica metropoli o dell'assolato deserto provinciale poco importa.
La possibilità di usufruire degli spazi pubblici e la partecipazione della popolazione alla riqualificazione degli stessi sono i punti essenziali su cui costruire la città, e di conseguenza, il cittadino di domani. E ciò che accomuna i più diversi progetti d'arte negli ambienti urbani è proprio il loro essere rivolti alla popolazione, caratterizzati dal presupposto di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Ecco che l'arte si configura come la chiave di volta, la possibile risposta alle istanze di una società in continuo mutamento.
Simona Pellegrini