Inaugurazione "Casa Betania" una struttura che accoglierà migranti a Serramarina
Serramarina. 22 gennaio 2020. Si inaugurerà questa mattina alle ore 10,30, la Casa Betania. Una struttura che accoglierà una ventina di cittadini africani, che è stata messa a disposizione dalla Curia Arcivescovile di Matera - Irsina, grazie anche alla solidarietà ed al sostegno di alcune associazioni e fondazioni laiche e cattoliche. Fra queste la Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale, la Caritas, la Fondazione ICC di Milo Rau.
La struttura è una risposta concreta ai bisogni del territorio e vede protagoniste associazioni e movimenti impegnati in azioni di solidarietà e di iniziativa sociale che si sono attivate per favorire l'integrazione dei lavoratori migranti impegnati nelle campagne di raccolta dei prodotti agricoli. Un contributo al contrasto del caporalato ed alla messa a disposizione di posti letto per realizzare condizioni degne di accoglienza ed avviare le necessarie integrazioni con il tessuto civile.
All'inaugurazione della casa intitolata a Betania parteciperanno il vescovo di Matera, don Giuseppe Caiazzo, il prefetto di Matera Rinaldi Argentieri, il sindaco di Bernalda Domenico Tataranno, il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, il presidente della III Commissione della Regione Basilicata Piergiorgio Quarto. Nonché Mohamed Souleiman, bracciante agricolo ospite della Casa Betania, Yvan Sagnet presidente Associazione NoCap, Gianni Fabbris presidente Altragricoltura - Rete PerlaTerra, Giuseppe Sole titolare Primo Sole, Francesco Pomarico per Megamark Iamme, Lucio Cavazzoni per Goodland, Anna Maria Cammisa direttore Caritas diocesana.
Il centro sociale sarà, anche, il luogo ove dal 22 gennaio vivranno i lavoratori migranti impegnati nella produzione dell’agro-alimentare a marchio "Iamme", realizzato anche nel Metapontino, grazie ad un accordo fra il gruppo di distribuzione commerciale Megamark, l'Associazione NoCap che ne garantisce il profilo col bollino etico e le imprese agricole organizzate nella Rete PerlaTerra.
Un progetto che punta a diventare esempio positivo per tutto l'agroalimentare italiano, dimostrando sul campo come sia possibile produrre assicurando il giusto reddito alle imprese, i diritti fuori dalla devastazione del caporalato e un cibo sicuro e garantito ad un prezzo giusto per i cittadini.
Al termine dell'incontro verrà condivisa una colazione contadina a base di prodotti Iamme e marchio etico NoCap, offerta dagli agricoltori di Altragricoltura, dai braccianti ospiti della Casa, dall'Associazione NoCap e dalle famiglie della Caritas diocesana.
Pino Gallo