Dopo 50 anni un gruppo di amici si rincontrano a Metaponto
Metaponto. In tempi in cui l’umanità sembra dimenticare i valori dell’amicizia e della solidarietà è difficile immaginare che un gruppo di amici e di amiche, a distanza di oltre mezzo secolo, voglia tornare ad incontrarsi nel luogo dove erano nati, cresciuti e vissuti intensamente.
Tutti emigrati nelle tante città e contrade d’Italia si sono dati appuntamento a Metaponto, ove hanno trascorso una intera giornata. Presente anche una delle loro maestre della scuola elementare, Rita Stigliani, ultra novantenne, che per prima “ci insegnava la bellezza delle lettere e della matematica, dell’arte, ma soprattutto ci mostrava l’armonia del rispetto reciproco e dell’affetto di una comunità educante”; dice Vincenzo Galli che per la seconda volta ha riunito questa allegra brigata di ex bambini con i capelli bianchi e già nonni di una folta schiera di nipoti e nuove famiglie allargate.
“Grande è stata la nostra emozione nel rivederci a distanza di tanti anni. Abbiamo voluto ricordare il nostro tempo trascorso in quel luogo tra gli anni 60/70, amici di scuola e amici per la vita”.
Si avverte nelle loro emozioni che ciò che li ha spinti a questo secondo incontro è stato l'immenso amore per la loro terra e per gli indimenticabili momenti vissuti insieme. “Non fu un caso, infatti, che già allora, un gruppo di giovani metapontini, formò un Comitato che chiamò "Comitato Pitagora”, con l'intento di chiedere attenzione per Metaponto. Sicuramente con questo gesto, fummo i primi cittadini – ancora studenti di liceo, a dare risalto al grande matematico che aveva calpestato quel suolo. Quel suolo che il nostro gruppo di amici, fieri dell'appartenenza al luogo natio, non hanno saputo e voluto più dimenticare”.
Sottolinea visibilmente commosso l’organizzatore dell’incontro.
Prima di lasciarsi si sono promessi che la celebrazione della loro storia non sarebbe finita lì, ma che si sarebbero rivisti negli gli anni a venire perché desiderosi di “lasciare un segno tangibile del nostro ritorno in questa terra mai dimenticata”. Così, per dare concretezza a questo loro desiderio, hanno deciso di scrivere un libro a più mani in cui ciascuno di loro racconterà le storie più significative che li ha segnati positivamente per sempre, in modo che non ne vada dispersa la memoria e serva a testimoniarla a figli e nipoti, non solo in uno scaffale della loro biblioteca.
E con questo impegno solenne, dopo un bella foto ricordo e ancora con la commozione negli occhi, si sono lasciati dandosi appuntamento all'anno prossimo con la speranza di rivedere anche quegli amici che per vari motivi non hanno potuto essere presenti e con la gioia di poter dire: “quel giorno nell'accogliente e splendida Metaponto, c'ero anch'io ".
Pino Gallo