Dossier Metaponto tra spopolamento e degrado

Foto degrado polivalente Metaponto
Abbiamo già dato spazio ai vari appelli mossi dalla Pro Loco di Metaponto per porre un freno all'incuria e all'abbandono dei luoghi. Ricordiamo le lettere aperte attraverso le quali il presidente Pro Loco, Giuseppe Gallo, metteva in luce gli interventi urgenti che assicurassero, quantomeno, la pulizia del territorio e la sicurezza dei luoghi.

Il Dossier Metaponto - Bernalda è di natura diversa. Una raccolta di documenti e prove che non solo mettono in luce ciò che non va, ma prospettano una collaborazione. Una denuncia che ha le vesti di un invito a fare di più, a fare meglio.

«Il documento è frutto di una serie di consultazioni e di chiacchierate informali con cittadini, turisti ed innamorati della cittadina magno-greca preoccupati per il suo lento, ma progressivo degrado. Piange il cuore a vederla così!» dice Gallo. Vengono presentate, dunque, opzioni politico-amministrative destinate a produrre benessere sociale ed economico, al fine di recuperare quei complessi urbanistici di utilità sociale appartenenti al patrimonio edilizio, pubblico e privato, in stato di perdurante abbandono.

Una situazione complessa che non può essere mitigata per frazioni o per parti, ma affrontata con interventi organici e strategici e per la quale si rende necessario il coinvolgimento di ogni livello della comunità. «Una proposta di lavoro in cui ciascun cittadino, ciascun amministratore, ciascuna associazione si devono sentire coinvolti nel costruire un'ipotesi credibile di futuro per figli e nipoti». Un appello affinché la politica non si configuri solo come "macchina di potere", ma opportunità di libertà e collaborazione. Una politica che guardi oltre il proprio naso, rivolgendosi, finalmente, alle nuove generazioni. Da qui le considerazioni sullo spopolamento e la denatalità. Spopolamento che porta inevitabilmente con sé un progressivo degrado materiale del patrimonio urbanistico. Ciò significa perdita di valore economico, meno 25% sino ad oggi. Trend negativo che interessa anche il patrimonio urbanistico di Bernalda.

E poi i numeri a fotografare la situazione appena descritta. «La scuola primaria di Metaponto, in vent’anni, è passata da 17 classi, compreso il plesso di Serramarina, alle 5 attuali, formate per quasi la metà da bambini stranieri, che saranno i cittadini di domani. [...]. La scuola media è passata da 6 classi alle attuali 2, di cui 1 pluriclasse, ma solo grazie alla presenza di alunni stranieri: europei ed extra-europei». Bisognerebbe qui soffermarsi sull'opportunità di ripopolamento demografico che le comunità straniere oggi rappresentano, senza cadere in esasperanti luoghi comuni.

Il Dossier, che ritorneremo ad analizzare nelle specifiche considerazioni, vuole essere una proposta di partecipazione democratica. Si auspica, infatti, di formare delle Commissioni di lavoro sulle diverse aree tematiche. Un organismo consultivo agile che non si faccia ingolfare dai meccanismi di partito, formato da non più di 5 persone (un assessore, due consiglieri, un rappresentate delle associazioni di categoria e/o volontariato pertinenti alla materia trattata) con il compito di analizzare e proporre suggerimenti ed orientamenti.

Questa la proposta di una Pro Loco che non vuole essere solo uno spazio in cui ritrovarsi per la presentazione di un libro o di una mostra, come siamo stati abituati a credere nel corso degli anni, ma un'associazione che porta su di sé l'ambizione di svolgere appieno il proprio ruolo di tutela e salvaguardia del territorio, confrontandosi con le parti in causa senza temere le sfide che la quotidiana realtà ci pone davanti.

Simona Pellegrini

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