"Scorza e mollica". Il concorso letterario e fotografico di Slow Food Basilicata

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Potremmo iniziare con «buono come il pane» per giungere a nominare i più grandi autori di tutti i secoli passati. Dai modi di dire fino alla vera e propria letteratura nessuno ha mai tralasciato l'importanza del pane, raccontato ora come cibo della quotidianità, ora come elemento mistico o di fede.
Seneca ne ricorda, ad esempio, la preparazione: «con l'acqua si bagna la farina e con faticoso impasto si appronta e prepara il pane». Movimenti che sembrano riportarci alle origini del mondo senza dover far alcun passo indietro. Le dita si intrecciano all'impasto da domare, talora con forza e poi con gentile grazia, prima di consegnarlo al sonno della lievitazione. Una guerra prima del silenzio, perché il pane non si spaventi e continui a crescere. Ma non solo, il pane nella storia del mondo è stato veramente tutto. In Riccardo II, Shakespeare si sofferma sullo «amaro pane dell'esilio», sino alla fine dell'età moderna che vede come protagonista «le pain de l'égalité», il pane dell'uguaglianza, simbolo della rivoluzione francese.

Per parlare del pane in tutte le sue sfaccettature nasce "Scorza e mollica", il concorso letterario e fotografico promosso da Slow Food in collaborazione con l'associazione MUV - Matera ed alcuni panificatori della città dei Sassi. Tre sezioni di concorso: narrativa, poesia e fotografia. Tre vincitori per ogni sezione. Il concorso, completamente gratuito, è rivolto a tutti i cultori delle arti letterarie e culinarie, fotografi esordienti e affermati, italiani e stranieri residenti in Italia, senza limiti d'età.

L'idea di celebrare il prodotto principe materano è di Francesco Linzalone, della condotta Slow Food Matera. L'ispirazione nasce però in Friuli, dove Linzalone si trova a partecipare ad un concorso di formaggi indetto dalla condotta slow food del posto. Da qui l'impulso ad imitare il progetto. Il fulcro di tutto? Il pane. «La più grande ricchezza che la povertà ci ha regalato» afferma Linzalone.
Le opere dovranno essere inviate entro la mezzanotte del 30 ottobre 2020 (data prorogata rispetto al mese di giugno causa covid). I testi dei primi classificati per le sezioni di prosa e poesia saranno pubblicati sulla rivista Mathera. Al concorso potrà seguire la pubblicazione di un'antologia con i testi meritevoli.

Simona Pellegrini

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