Un "NI" ai sondaggi petroliferi nel territorio di Montescaglioso

foto home cons. comunaleAlla presenza di rappresentanti istituzionali sovracomunali, il 4 settembre nella sala Consigliare del comune di Montescaglioso, si è tenuto un consiglio comunale aperto ai cittadini, avente come unico punto all’ ordine del giorno la determinazione inerente la questione relativa alla ricerca di idrocarburi sul territorio di Montescaglioso.


 

Oltre al sindaco, agli assessori, ai consiglieri e al gruppo di minoranza, erano presenti il Senatore Bubbico, il consigliere regionale Venezia e l’assessore provinciale Garbellano.Poca la partecipazione della cittadinanza, circa una cinquantina, probabilmente per l’ora e la giornata, ma anche per la mancanza di un’azione forte di informazione, cosa più volte sollecitata durante il consiglio.Con un documento condiviso, il capo gruppo di minoranza Zito, ha espresso preoccupazione e perplessità relativamente sia allo screening sia ad eventuali estrazioni petrolifere nel territorio di Montescaglioso, nonché relativamente al maxi-emendamento proposto dal Presidente Vito De Filippo che prevede il blocco di tutti i nuovi permessi di ricerca sul territorio regionale. Un no inequivocabile per la difesa del territorio, il rispetto della vocazione agricola e turistica, la salvaguardia della salute pubblica. L’assessore Garbellano ha richiamato all’unità, dichiarando la contrarietà della Provincia di Matera a qualsiasi ipotesi di screening o perforazioni. Dopo alcuni interventi dei cittadini, il clima è diventato più teso, il Senatore Filippo Bubbico, invitato a rispondere ad alcune domande, ha spiegato i meccanismi e gli strumenti democratici di partecipazione delle comunità. La regione Basilicata, ha precisato Bubbico è stata la prima regione a porre il problema di quanto l’attività estrattiva modifica ambiente ed ecosistemi e a pretendere l’uso di tecnologie di ultima generazione . Ha difeso a spada tratta l’accordo del 1996 quando la regione Basilicata ottenne la reintroduzione delle royalties con un’aliquota del 7%. Bubbico, poi, rispondendo alle preoccupazioni di un operatore economico, ha detto che “le estrazioni petrolifere possono fare malissimo, ma possono anche non nuocere”, asserendo che non ci sono relazioni dirette tra estrazioni petrolifere e qualità dei prodotti agroalimentari e che l’agricoltura della Val D’Agri, non ha subito limitazioni. In un secondo intervento poi è stato critico riguardo al caso Fenice e Arpab, convinto che monitoraggio e controllo dell’ambiente sono una risposta concreta alle estrazioni di petrolio in Basilicata.Rocco Ditaranto consigliere di minoranza, ha sollecitato la convocazione di un nuovo consiglio con il coinvolgimento di Pomarico e Miglionico, nonché una più incisiva informazione alla comunità senza escludere una reazione forte “modello Scanzano”. Il consigliere regionale Mario Venezia nel suo intervento ha asserito che inizia un nuovo percorso e che c’è la necessità di informare adeguatamente i cittadini. Ha condiviso pienamente quanto detto da Bubbico riguardo alla necessità di monitoraggio e controllo dell’ambiente, soffermandosi poi sui dati relativi all’aumento delle neoplasie in Basilicata, su quanto è stato fatto e non fatto rispetto all’accordo con ENI e Total. Prima della conclusione del sindaco, il consigliere Scialpi ha dichiarato che il suo voto sarebbe stato consapevolmente “ipocrita”, adeguato all’umore della comunità. Costituire un osservatorio, composto dal consiglio comunale e dalle associazioni ambientaliste, questa la proposta del sindaco Silvaggi. I lavori si sono conclusi con una dichiarazione unitaria nella quale si esprime la contrarietà alle trivellazioni e l’impegno di vigilare su ogni nuova situazione che dovesse intervenire sollecitando la Giunta Regionale a porre in essere tutti gli adempimenti per l’annullamento della Determina Regionale 878 del 22 agosto scorso e di trasmettere il documento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Ambiento e dello Sviluppo Economico, ai parlamentari dalla Provincia di Matera al Presidente della Giunta Regionale, al Presidente della Giunta Provinciale.L’assessore Palazzo insieme ai consiglieri Buonsanti, Lorusso e Avena con un proprio documento hanno voluto confermare il loro decisivo no alle trivellazioni. Segnale questo, che dal  consiglio comunale,  tra  interventi, dichiarazioni contrastanti e “voti ipocriti” non è emerso un “No” chiaro alle trivellazioni senza se e senza ma, anzi un ipotetico scenario in cui convivono agricoltura, turismo, ambiente e pozzi petroliferi.  

 
Maria Andriulli

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