di Maria Andriulli - L'impatto ambientale del petrolio incontro con Albina Colella

FOTO HOME NO TRIV“L'impatto ambientale del petrolio”, è stato questo il tema dell'incontro che si è tenuto venerdì scorso a Montescaglioso nel teatro parrocchiale organizzato dal Comitato “Monte No Triv”. Relatore della conferenza è stata la professoressa Albina Colella, Ordinario di Geologia dell'Università della Basilicata, esperta di problematiche ambientali connesse alle estrazioni petrolifere in Lucania.

 

Nell'occasione è stato presentato il Comitato costituito da un gruppo di cittadini provenienti da diverse esperienze anche associative, che ha un obiettivo chiaro, ovvero promuovere l'informazione, sensibilizzare la comunità e promuovere la mobilitazione popolare sulle questioni legate all'ambiente. Il Comitato, come ha spiegato, la dott.ssa Depace e la dott.ssa Dichio, è nato per opporsi alla possibile realizzazione di impianti di estrazione petrolifera nel territorio di Montescaglioso a seguito della presentazione di due istanze di ricerca di idrocarburi denominati “Il Perito” e “La Capriola”. Nell'occasione, il Comitato ha presentato la propria Carta di adesione partecipata , invitando i cittadini a prenderne visione ed eventualmente ad aderire. Al suo interno, è possibile leggere i principi fondamentali, gli obiettivi e le regole. Scorrevole e chiaro è stato l'intervento della prof.ssa Colella incentrato sulle modalità di estrazione del gas e del petrolio e sulle ripercussioni sull'ambiente ed in particolare sull'acqua. Per ogni barile di petrolio estratto, ha affermato la prof.ssa, occorrono circa 8/10 barili di acqua. Una aggressione al nostro territorio, ha aggiunto, ribadendo l'importanza di una democrazia partecipata. Tutela dell'oro blu ovvero dell'acqua troppe volte risultata inquinata in prossimità dei pozzi di estrazione della Vald'Agri e in quel Lago del Pertusillo. Occorrono regole certe e controlli trasparenti effettuati da terzi ed incrociati tra loro e finanziati da royalties. Seri ed approfonditi controlli iniziando dal “Bianco ambientale” ovvero da quel punto zero di aria, acqua e suolo prima che l'attività inquinante cominci. Albina Colella ha annunciato una conferenza stampa nel palazzo della regione per difendersi dall'Eni, che ha detto, <non mi intimidisce> aggiungendo <deve rispettare i diritti dei professori universitari che devono rimanere liberi, anche se l'università è finanziata dalle royalities> Per tutto quanto spiegato relativamente agli effetti prodotti nell'ambiente dalle trivellazioni, la prof.ssa ha annunciato l'imminente uscita di un libro scritto a quattro mani con il prof. Civita e la costituzione di un Comitato di Reazione con competenze tecniche per fare un punto di sintesi ed organizzare il dissenso. Al termine dell'intervento, i rappresentanti di “Monte No Triv” hanno invitato la prof.ssa Colella ad aderire al comitato montese e quindi a diventare la madrina di battesimo di un soggetto pronto a lavorare sul caldo fronte della difesa del nostro territorio.

Maria Andriulli 

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