Montescaglioso:auditorium Comunale intitolato a Pino Bianculli
L'acqua ti ha attratto con la sua profondità, ora ci guardi e ci sei con la tua preziosità . E' l'epigrafe scoperta sabato 7 ottobre dedicata a Pino Bianculli, il giovane infermiere di Montescaglioso vittima degli eventi dell' alluvione del 2013 sui cui fatti la magistratura ha aperto un fascicolo indagando 30 persone e puntando il dito contro dirigenti di diversi enti della Puglia e della Basilicata.
La targa commemorativa è stata posta all'ingresso del nuovo auditorium che la Città di Montescaglioso ha intitolato a Bianculli.
L'iniziativa, si è svolta ad esattamente quattro anni da quella notte in cui località Pantano all'altezza di “Girifalco” si trasformò in una trappola infernale spezzando la vita di quattro vite provocando la morte oltre che di Pino di 32 anni che stava rientrando dalla clinica in cui lavorava, anche quella di Rossella Pignalosa di Ginosa, di Chiara Moramarco e di Giuseppe Bari di Altamura. L’idea di intitolare l'auditorium, è partita dall'associazione Avis locale ed è stata subito fortemente voluta dall' amministrazione comunale di Montescaglioso per lasciare memoria di un giovane, della sua vitalità e del suo donarsi agli altri .
Prima della fiaccolata che ha attraversato la Città per giungere fino a viale Giovanni XXIII dove l'auditorium è ubicato, è stata celebrata una santa messa nella chiesa del Convento dei Cappuccini. A celebrare è stato Fra Andrea Viscardi che nella sua omelia ha ricordato le quattro vittime, ma anche la mamma di Pino, la signora Anna non sopravvissuta al dolore della perdita del figlio e scomparsa pochi mesi dopo, affermando che - è necessario rivivere questo momento affinchè la comunità possa essere più forti . Oltre alle famiglie delle vittime erano presenti il sindaco Vincenzo Zito insieme all’amministrazione, il sub-commissario prefettizio al comune di Altamura Rosa Guida, raggiunti poi dal sindaco di Ginosa Vito Parisi. Erano presenti anche i consiglieri di minoranza, i rappresentanti delle forze dell'ordine e delle associazioni nonché molti cittadini. Uno striscione con la scritta - Il ricordo di voi sarà la nostra speranza - portato dai volontari delle associazioni di Protezione Civile che parteciparono alle ricerche dei dispersi ha aperto la fiaccolata seguito dai gonfaloni dei comuni, dai rappresentati istituzionali, dal clero e da una comunità che non ha fatto mancare sostegno e calore. Giunti nell'auditorium sono seguiti gli interventi dei sindaci, di Don Vittorio Martinelli e il saluto commosso del fratello di Bianculli, Rocco, anch'egli infermiere che ha espresso gratitudine per il gesto dell'amministrazione auspicando un costante impegno di tutti affinchè tali eventi non accadano mai più. Nel suo intervento Zito ha sottolineato l'importanza della memoria ma la necessità di una grande attenzione al nostro fragile territorio, portando poi il saluto del Senatore Bubbico, del Questore di Matera e del Presidente della Provincia De Giacomo. - E' importante tenere vivo il ricordo che deve essere il promotore di azioni affinchè tutto questo non accada più - ha detto il sindaco di Ginosa. Era presente anche Don Giuseppe Frescura a cui tra pochi giorni sarà affidata la Parrocchia di Santa Lucia e che con la sua presenza ha voluto dare un segnale di vicinanza alle famiglie. Il padre di Pino, Michele, ha commentato l’iniziativa ringraziando quanti l’hanno promossa e dicendosi fiducioso nella giustizia affinchè faccia il suo corso . La benedizione dell'epigrafe ha suggellato un momento di grande commozione di una comunità che attende di conoscere la verità.
Maria Andriulli