Doppio impegno nazionale ed Internazionale per ECOSPORTMONTE Giovanni Renò alla 50 km di Dundice017

FOTO HOME GIOVANNI RENODecimo impegno stagionale per la ECOSPORTMONTE del Presidente Savino Maragno questo week-end fra Dundice/SLO sabato 25 e Cassino/FR domenica 26. Esordio stagionale per l’alfiere Giovanni Renò - più volte azzurro di marcia di scuola Mottolese – e che da quest’anno difende i colori della ECOSPORT MORANO Group di Montescaglioso.Dopo aver dominato la marcia italiana giovanile nel primo decennio di questo terzo millennio, Giovanni pur continuando l’attività agonistica, si è concentrato sugli studi Universitari per Laurearsi in Informatica lo scorso 2016. Prontamente e ottimamente inserito nel mondo del lavoro, gli è ritornata repentinamente tutta la passione che Mottola e Trofeo Puglia di concerto con il Marciamonte, Matera e tutto l’ambiente sano e puro della marcia italiana sono riusciti a trasmettergli. Nato a Palagiano, cresciuto nello squadrone della Don Milani Mottola, alla corte di tal Tommaso Gentile – grandissimo tecnico di levatura mondiale che nell’ultimo decennio, a livello giovanile ha vinto praticamente tutto fra Ori Olimpici, Mondiali ed Europei, collezionando più di cento fra maglie azzurre, titoli iridati, primati italiani e vittorie Internazionali. Trasferitosi nel 2010 presso l’Università di Parma, ha difeso per 5 anni i colori del CUS PARMA ottenendo risultati lusinghieri fra i quali spicca il suo 1H:28:32 sulla distanza Olimpica dei 20 km il 17 marzo 2013 al Trofeo Albissetti di Lugano. Come accennato, lo scorso 2016, conseguita la laurea, stabilitosi con il lavoro gli è tornata forte la passione per la specialità del tacco e punta. Decisamente orientato a fare bene, ha ripreso ad allenarsi - con grande professionalità senza porsi alcun limite - sotto la guida dell’Olimpionico Marco Giungi – più volte azzurro e Olimpionico a cavallo degli anni 2000. E’ stato il destino poi che nel settembre 2015 è ritornato con il CUS PARMA per la finale del CDS a squadre sulla pista del Duni di Matera riappropriandosi in un attimo di un passato che lo aveva visto – proprio su quella pista - molte volte, troppe volte protagonista insieme ad Antonella Palmisano, Leonardo Serra e Anna Clemente. Dopo Mottola, proprio in terra lucana nel 2006, è proseguita la storia della sua lunga e gloriosa carriera di marciatore dapprima di livello nazionale e successivamente internazionale. Le prime avvisaglie di un futuro azzurro si ebbero proprio in terra lucana quando il 6 maggio 2006 percorse i 4 km in 17:56:0, secondo cadetto all time a scendere sotto il muro dei 18 minuti. Meglio di lui aveva fatto appena 10 ani prima tal Patrik Ennemoser – altra grande scuola altoatesina di Merano del Tecnico Hans Ladurner, Coach dei vari Elke Ennemoser, Paul Gassebner e Alex Schawazer - che aveva marciato in 17:52. Trascorsero appena poco più di 2 mesi e ancora sulla magica pista del Duni a Matera – esattamente il 19 luglio – fermò i cronometri in 17:33:45 – nuova MPI cadetti, il suo primo risultato tecnico importante. La vittoria nel XII MarciaMonte Internazionale e il titolo iridato a Bastia Umbra il 17 settembre fecero il resto e lo consacrarono atleta di interesse nazionale. Il Biennio 2007-2008 fu una lotta a tre tutta pugliese con Vito Di Bari e Massimo Stano, con l’abruzzese Riccardo Macchia a far da quarto incomodo. Da Juniores la consacrazione il 10 aprile 2010 con l’argento Internazionale di Podebrady con 42:35 nella 10 km – tempo di assoluto valore Internazionale. Ma tornando alla 50 km di Dundice di sabato 25 marzo pv – appena la IV della sua giovane carriera - che potremo seguire in diretta streaming su http://tveso.sk Le avvisaglie del grande amore di Giovanni per la gara più lunga delle discipline Olimpiche si ebbero- poco più che diciottenne – esattamente il 18 ottobre 2009 a Scanzorasciate/Bg. Come pochissimi nella storia della marcia italiana, da 1^ anno Juniores completò la sua prima interminabile e affascinate 50 km in 4H:32:49. Non pago, l’anno successivo, sempre in terra Bergamasca - culla della marcia italiana - esattamente a Villa di Serio il 17 ottobre 2010 porta il personale a 4H:24:00. Infine lo scorso 2016 a Namburg/GER ha ripreso deciso – sempre sulla 50 km - il percorso che lo ha portato ai giorni nostri. Alla luce di questa nuova e affascinante Neverendig Story a Giovanni chiediamo come è andata la preparazione Invernale, perché ECOSPORTMONTE e cosa si aspetta da Dundice anche alla luce della sua bella prestazione di Grosseto del 29 gennaio us ovvero 2H:45:25 sulla 35 km “ Quest’anno – cita Giovanni - sono decisamente partito con qualche marcia in più facendo tesoro dell’esperienza dello scorso 2016. Durante i miei tre mesi australiani ho imparato tante cose – ho potuto allenarmi con Olimpionici della lunga distanza fra i quali il campione Olimpico Jarred Tallent ma soprattutto con amici con cui ho condiviso questa passione. A novembre scorso, insieme ai giovani della mia nuova squadra - proprio con la Montescaglioso- Ginosa Marina ho iniziato la preparazione per questa mia 4^ esperienza sulla lunga distanza dei 50 km. Ovviamente il tutto è stato ed è tutt’ora molto impegnativo a causa delle 12 sedute settimanali fra marcia e nuoto e delle lunghe interminabili domeniche mattina a Casalmaggiore – dove con lunghi di 30-45 km - con Coach Marco in bici a sostenermi. E poi il lavoro, che non è da poco. Per fortuna la SIGRADE - Azienda presso cui sono occupato - è il mio primo tifoso e per questo mi facilita molto il compito. In più la sede è immersa in una location bellissima – il Parco dei Boschi di Carrega a Collecchio di Parma. E’ in questa oasi naturale che durante la mia pausa pranzo mi alleno e la sera dopo il lavoro, mi spettano 2 ore di piscina. Qualche intoppo non è mancato – in primis l’influenza della scorsa settimana. Sono stato sul punto di rimandare il debutto ma, Coach Marco e tutta la mia nuova squadra mi hanno ridato le giuste motivazioni per l’impresa. Un vero atleta – continua Giovanni Renò - accetta allo stesso modo sconfitta e vittoria. Sono le due sublimazioni dello Sport che ti restituisco ciascuno e alla pari l’essenza profonda della vita quotidiana. Certo che ci vado in Slovacchia. Sono ormai entrato in gara – anche se manca ancora qualche giorno – la mia anima è già sul percorso. Perché Montescaglioso? In gara sarà facile identificarmi, sulla canotta di gara ho stampato a caratteri cubitali il nome di Montescaglioso perché devo molto a questa città oltre che a Coach Dichio ed è giusto che il MarciaMonte, già grandissimo per le imprese di Lidia, riprenda quel giusto ruolo Internazionale che gli compete. Comunque vada - sabato - saranno 50 meravigliosi chilometri da percorrere soprattutto con il cuore oltre che con le gambe. Seguitemi su TVESO.SK
EcosportMonte
Raffaele Dichio

BANNER FINALE